La Missione 6 Salute del PNRR prevede una rivisitazione dell’assistenza sanitaria territoriale che dovrà essere gestita e amministrata attraverso tre principali strutture:
- Case della Comunità
- Ospedali di Comunità
- Centrali Operative di Controllo
Vediamo nel dettaglio quali sono queste strutture e quale sarà la funzione di ognuna per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.
Case della Comunità
La definizione di Case della Comunità nel DM 77 del 23 maggio 2022 è la seguente:
La Casa della Comunità è il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale l’assistito può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria. La CdC è una struttura facilmente riconoscibile e raggiungibile dalla popolazione di riferimento, per l’accesso, l’accoglienza e l’orientamento dell’assistito.
Per un’efficace copertura del territorio sono previste due tipologie di Case della Comunità:
- Case della Comunità Hub presenti ogni 40.000/50.000 abitanti, offrono più servizi
- Case della Comunità Spoke presenti capillarmente sul territorio, più piccole, con meno servizi rispetto alle Hub ma con lo scopo di coprire il maggior territorio possibile costituendo per la popolazione un rapido e vicino accesso all’assistenza sanitaria
La Casa della Comunità nasce con l’obiettivo di rispondere alla complessa articolazione dei bisogni del cittadino e prevede, infatti, un modello di intervento multidisciplinare con équipe multiprofessionali all’interno della struttura.
I servizi minimi che le Case della Comunità Spoke devono obbligatoriamente erogare sono i seguenti:
- Servizi di cure primarie
- Servizi di assistenza domiciliare
- Alcuni servizi di specialistica ambulatoriale per le patologie ad elevata prevalenza (cardiologia, diabetologia, pneumologia, ecc)
- Servizi infermieristici
- Sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale
- Integrazione con i Servizi Sociali
Mentre, per quanto riguarda le Case della Comunità Hub, i servizi da garantire sono:
- Servizi di cure primarie
- Servizi di assistenza domiciliare
- Servizi di specialistica ambulatoriale per le patologie ad elevata prevalenza (cardiologia, diabetologia, pneumologia, ecc.)
- Punto prelievi
- Servizi infermieristici
- Sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale
- Integrazione con i Servizi Sociali
- Continuità assistenziale
- Servizi diagnostici di base (ad esempio ecografia, ECG, spirometria, tomografia ottica computerizzata (OCT), retinografia, ecc
A questi è possibile aggiungere altri servizi facoltativi come, ad esempio, servizi per la salute mentale, attività consultoriali, medicina dello sport, programmi di screening e profilassi vaccinale.
Il decreto precisa che per garantire l’assistenza primaria le strutture possono erogare i servizi in Telemedicina in modo da ottimizzare i processi interni, abbattere i costi e offrire un servizio efficiente alla popolazione.
Il PNRR prevede che entro il 2026 dovranno essere almeno 1.038 le Case della Comunità rinnovate e tecnologicamente attrezzate, presenti sul territorio nazionale.
Ospedali di Comunità
Nel DM 77 del 23 maggio 2022, l’Ospedale di Comunità, è così definito:
L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
L’Ospedale di Comunità (OdC) è rivolta a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minori o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio, ma che vengono ricoverati in queste strutture in mancanza di idoneità del domicilio stesso (strutturale e/o familiare) e necessitano di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio.
Lo scopo degli OdC è evitare i ricoveri inappropriati in ospedale e supportare al meglio il processo di dimissione dalle strutture di ricovero garantendo assistenza a pazienti con condizioni complesse.
La Missione 6 Salute del PNRR prevede l’implementazione di almeno 307 Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e tecnologicamente attrezzati sull’intero territorio entro il 2026.
Centrale Operativa Territoriale
La definizione di Centrale Operativa Territoriale nel DM 77 del 23 maggio 2022 è la seguente:
La Centrale Operativa Territoriale è un modello organizzativo con funzione di coordinamento di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti al fine di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.
La COT ha un ruolo cardine nel coordinare, ottimizzare e monitorare le funzioni del nuovo distretto sanitario, per permettere un’assistenza sanitaria continua e di qualità.
Lo standard prevede 1 COT, operativa 7 giorni su 7 e dotata di infrastrutture tecnologiche ed informatiche, ogni 100.00 abitanti che offra i seguenti servizi:
- coordinamento della presa in carico del paziente tra i servizi e i professionisti sanitari implicati nelle attività assistenziali quali, ad esempio, le ammissioni o dimissioni dalle strutture ospedaliere
- coordinamento/ottimizzazione degli interventi, attivando soggetti e risorse della rete assistenziale
- tracciamento e monitoraggio delle transizioni da un luogo di cura all’altro o da un livello clinico assistenziale all’altro;
- supporto informativo e logistico agli specialisti della rete assistenziale sulle attività e i servizi distrettuali;
- la raccolta, gestione e monitoraggio dei dati di salute dei pazienti in assistenza domiciliare e la gestione della piattaforma tecnologica di supporto per la presa in carico della persona (telemonitoraggio, teleassistenza e altri servizi di telemedicina).
Nelle COT la Telemedicina ricoprirà un ruolo fondamentale di supporto alle attività quotidiane per la presa in carico e il monitoraggio dei pazienti.
Entri il 2026, il PNRR prevede di realizzare almeno 480 COT.
Il futuro del Sistema Sanitario Nazionale
Viste queste premesse, il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è destinato a vivere un’evoluzione senza precedenti nei prossimi anni.
Le nuove strutture quali Case e Ospedali della Comunità e Centrale Operativa Territoriale avranno il compito di potenziare e, in alcuni casi, di costruire una rete sanitaria territoriale in modo da ridurre le barriere geografiche, economiche e sociali che potrebbero ostacolare l’accesso alle cure. Lo scopo è di garantire ai cittadini una sanità di qualità, accessibile e personalizzata in qualunque luogo essi si trovino.
In questo contesto la Telemedicina rappresenta un’importante risorsa poichè, grazie all’implementazione di servizi di Telerefertazione o Telemonitoraggio, ogni struttura potrà offrire prestazioni di primo livello a domicilio o a pochi passi da casa dei cittadini.
Biotechware offre soluzioni di Telemedicina per le strutture sanitarie con lo scopo di ottimizzare i processi interni, abbattere i costi e agevolare il lavoro del professionista sanitario.